Modelle fuori di testa e raccomandazioni
Il marketing ha contagiato anche categorie che fino a pochi anni fà non avevano bisogno di “farsi pubblicità”. Una di queste è sicuramente quella delle modelle. Da un pò di mesi le caselle di posta elettronica di persone che vivono di fotografia sono bombardate da messaggi di modelle che si propongono. A mandare i propri recapiti sono soprattutto le modelle italiane e quelle che non sono rappresentate da agenzie. Tutto rientra nell’ottica del marketing lavorativo, ma alcuni giorni fà ho ricevuto una mail da parte di una di queste che mi mi ha lasciato perplesso. Oltre alle foto e alle “solite” misure, questa intraprendente ragazza ha anche “dettato” le condizioni per lavorare con lei. Oltre alla serietà e ad altre cose ovvie, al fotografo sono richieste una “descrizione dettagliata del progetto” e di produrre delle referenze. Velatamente si chiedono anche notizie dettagliate sull’attività e competenza dell’operatore. Praticamente, io fotografo professionista che pago per avere le prestazioni della modella per un lavoro, devo produrre tutta una documentazione e devo farmi “raccomandare” da qualcuno per averla. Naturalmente dopo aver letto queste condizioni mi guarderò bene dal chiamarla. Posso ammettere che Naomi Campbell o Claudia Shiffer, possano per ragioni di immagine chiedere referenze al fotografo, ma che una normale modella, che tra l’altro non sembra abbia fatto niente di più che posare per il classico giro di fotografi dei gruppi fotografici del web, mi chieda referenze non lo posso sicuramente sopportare.